Se costeggiate il grande centro commerciale di Porta di Roma, uscendo dalla città, verso il Grande Raccordo, vedrete due costruzioni molto simili nello stile architettonico: una chiesa (quella della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni) e la palazzina dell’Agenzia delle Entrare. Lo stile tradisce le intenzioni. Tutte e due servono a far entrare soldi in cassa.
Dunque Esiodo e Archiloco sono i soli poeti dell’umanità che hanno affermato di aver incontrato fisicamente le Muse. Il primo le incontra mentre svolge il suo mestiere di pastore, sta pascolando il gregge. (Lo racconta lui stesso in Teogonia). Prima lo prendono in giro, dicendo che i pastori sono rozzi e ignoranti. Ma a lui, non si sa per quale precisa ragione, offrono un bellissimo ramo d’alloro fiorito e gli insegnano il “canto”, cioè lo proclamano poeta. Erano donne giovane e belle, ovviamente.
L’altro, Archiloco (secondo l’epigrafe di Paro), stava portando una sua mucca, di mattina molto presto, al mercato vicino al suo paese (iscrizione murale di Paro) ma incontra un gruppetto di ragazze, anche queste molto carine. Lui dice cose maliziose e quelle non si offendono, rispondono a tono, scherzosamente e poi gli chiedono cosa deve fare con quella mucca a quell’ora. Per venderla al mercato, risponde. Allora gli dicono che vogliono comprala e che la pagheranno bene. A questo punto spariscono, lasciando sul terreno una lira, lo strumento a corde che serviva nell’antichità greca e latina ad accompagnare i versi dei poeti.
Che storie meravigliose. Strano, poi nessun poeta ha avuto il coraggio, la sfacciataggine di rivelare un incontro del genere. Tutti a parlare delle Muse ispiratrici, per secoli, però sempre nascoste e irraggiungibili, non vere donne che ti parlano, reali, anche se divine.
Forse qualcuno le ha incontrate, ma non l’ha detto per non essere portato al manicomio.
Io sarei la persona giusta per avere questo privilegio, non sono un mediocre verseggiatore, lo si può facilmente verificare leggendo le prime pagine del mio libro, La piccola dea, che ho offerto in lettura su questo sito. Pura poesia in prosa e in versi che trova posto tra ironie, arguzie e invettive.
Sì, è vero, sono troppo modesto, però io non ho detto di essere il solo a meritare la visita delle Muse dopo Esiodo e Archiloco. Ce ne saranno anche altri di meritevoli, attualmente, anche se non sono di mia conoscenza.
Dunque, belle meravigliose divine Muse, cosa aspettate? Sono qui, in questa casa, vicino a piazzale Adriatico!