DIALOGHI IMPREVEDIBILI, settima parte
Tra la nave e il passeggero.
«Andiamo, andiamo disperatamente, al di là degli oceani e dei cieli già conosciuti» dico io.
«Accendo i motori a tutta forza per navigare veloce, per varcare questo mare che conosci fin troppo bene, amico mio».
«Sì, partiamo, adesso. Ho bisogno di allontanarmi da questo luogo impossibile, ormai invivibile. Nuovi orizzonti mi aspettano per essere oltrepassati. Andrò così lontano che, arrivato a destinazione, non riconoscerò più nemmeno la mia faccia. Perché il vero viaggio è quello che facciamo dentro noi stessi. Troverò una nuova luce, laggiù, lontanissima, vicinissima, cioè nel punto più profondo del mio cuore. Andiamo».