Dylan Thomas
La forza che scorre lungo lo stelo e fa esplodere il fiore, sospinge la mia verde età; quella che dissecca la radice degli alberi, è per me distruzione. Non so spiegarlo, ma la febbre invernale che appassisce la rosa, piega anche la mia giovinezza.
La forza che conduce l’acqua tra le rocce, fa circolare il mio sangue; quella che prosciuga il fiume, trasforma il mio vigore in spossatezza. Perciò chi beve a una sorgente inaridisce le mie vene.
La mano che agita l’acqua nello stagno, mescola le sabbie mobili. Il vento attorciglia le vele, eppure scioglie i nodi e soffia sul mio sudario. Non dico all’impiccato che sono io il suo boia.
L’amore nasce, si lacera, guarirà le sue stesse ferite. Io conosco il ritmo del firmamento, ma non so parlare dello scorrere delle stagioni.
Ora il verme, uscendo dalla tomba della mia amata, mi sta raggiungendo.
The force that through the green fuse drives the flower/Drives my green age; that blasts the roots of trees/Is my destroyer./And I am dumb to tell the crooked rose/My youth is bent by the same wintry fever.//The force that drives the water through the rocks/Drives my red blood; that dries the mouthing streams/Turns mine to wax./And I am dumb to mouth unto my veins/How at the mountain spring the same mouth sucks.//The hand that whirls the water in the pool/Stirs the quicksand; that ropes the blowing wind/Hauls my shroud sail./And I am dumb to tell the hanging man/How of my clay is made the hangman’s lime.//The lips of time leech to the fountain head;/Love drips and gathers, but the fallen blood/Shall calm her sores./And I am dumb to tell a weather’s wind/How time has ticked a heaven round the stars.//And I am dumb to tell the lover’s tomb/How at my sheet goes the same crooked worm.
(traduzione in prosa di r. v.)