25 ottobre 2024

da | 25 Ott 2024 | Diario del re del bosco

 

Ci sono cose che passano definitivamente, che scompaiono alla vista e muoiono e mai più ritorneranno, anche se però ci sono quelle che rimangono rinchiuse eternamente nella tomba che ci portiamo dentro e che si espande ogni giorno, interiormente, infinitamente, senza bisogno di marmo e di fiori intorno, la nostra tomba dappertutto e per sempre.

Ma quando apriamo un tubetto di caramelle Charms! «Oh la mia vita è cambiata da quando compro le Charms! Tutte le amiche mi invidiano quando mi vedono aprire un tubetto di Charms!».

Davvero è una fortuna per tutti noi che esistano le caramelle Charms! Sì, sicuro! Da una parte c’è la tomba e ciò che contiene, cioè quasi tutto, e dall’altra il tubetto colorato e luminescente e stupefacente. La scelta, mi pare, è obbligata. Chi mai accetterebbe l’esilio se potesse rimanere in patria? Chi mai amerebbe il buio se potesse un raggio di sole spezzare la tenebra? Chi mai resterebbe povero e con vestiti stracciati a chiedere l’elemosina agli angoli delle chiese con i pidocchi che gli saltellano sulla testa se potesse vivere in una grande villa sulla Costa Azzurra a godersi il sole settembrino ai bordi della piscina guardando in trasparenza nel bicchiere di cristallo un liquido multicolore lasciando vagare la mente e per considerare alla fine di quel vagare com’è facile abbandonarsi totalmente al lusso, ai piaceri del vivere, all’immoralità dei comportamenti sessuali, alle corse folli su automobili sportive lungo la costa di Monte Carlo come in quel famoso film con Gary Grant e Grace Kelly, ai viaggi intorno al mondo, ai Safari in Africa, alle spese più futili, alle serate mondane…

Lì, sul bordo della mia piscina appena sopra Monte Carlo, osservando il bel panorama della Costai, in compagnia della signora Olga e di Teresa ma anche di Cristina e Giovanni, io ad esempio domanderei al fedele maggiordomo (ex di Potere Operaio, poi entrato nella colonna romana delle Brigate Rosse): «Dimmi, caro, cosa c’è in programma stasera?».

Allora lui risponderebbe: «Oh, nulla di speciale, signore. C’è una festa dalla principessa Dodi».

«Uffa che noia!» esclamerei, se davvero vivessi in una grande villa sulla Costa Azzurra a godermi il sole settembrino ai bordi della piscina guardando in trasparenza nel bicchiere di cristallo un liquido multicolore e lasciando così vagare la mente per considerare infine com’è facile abbandonarsi al lusso, ai piaceri del vivere, alle mollezze dei costumi, eccetera eccetera. Il problema è che lì non ci sto, e temo non ci starò mai. Ma non importa. L’importante è che io possa aprire un tubetto di caramelle Charms e sognare di vivere in una grande villa sulla Costa Azzurra a godermi il sole settembrino ai bordi della piscina guardando in trasparenza nel bicchiere di cristallo un liquido multicolore lasciando così vagare la mente, eccetera eccetera e così via all’infinito, poiché è evidente che non soltanto io ma nessun altro preferirebbe una caramella qualsiasi a una Charms, la notte al giorno, l’amaro al dolce, il morto al vivo, il deserto alle grandi e floride vallate del Nord Dakota quando le marmotte scivolano nell’acqua di un torrente provocando un piccolo sciacquettio. Però mi chiedo: per tutta questa pubblicità gratuita che sto facendo non meriterei un enorme pacco di tubetti Charms? Oh sì che lo meriterei, ma nulla di più, oh no, perché altrimenti sarebbe pubblicità vera e propria e perciò farebbe schifo, e io non mi vendo a nessuno, mi dispiace. Preferisco la purezza alla sporcizia, il sole alle tenebre, la poesia alla creatività pubblicitaria.. ed è per questo che preferisco le Charms!