25 dicembre 2024

da | 25 Dic 2024 | Diario del re del bosco

 

Così da domani il giorno si allungherà di un minuto, e dopodomani di un altro minuto ancora, e così via, fino al solstizio d’estate. Perciò la luce comincia la sua battaglia per l’ineluttabile vittoria sul buio. Si capisce che da millenni gli uomini hanno celebrato questo giorno, tre giorni dopo il solstizio d’inverno (tre giorni di stasi, di attesa), compresi i cristiani.

Penso ai tre bambini che ieri, qui a Roma, hanno visto morire la loro madre, schiacciata da un albero, in un giardino del quartiere Colli Aniene. Ognuno può scegliere la preghiera che desidera, ma le parole vengono molto dopo la profonda preghiera che viene dal “cuore”, diciamo: cioè si prega semplicemente pensando e soffrendo per quei bambini, non c’è bisogno di “credere” e di recitare parole o di andare in chiesa o in un tempio, e chi pensa di non pregare, invece lo sta facendo senza nemmeno saperlo.

Comincia dunque il lento viaggio della luce, e il buio arretra, a poco a poco sarà consumato e vinto. Mi piace pensare che l’orribile trauma di quei bambini si trasformi in futuro in occasione di crescita e gioia, come un contraccolpo vitale. Dall’abisso alla vita, alla felicità. Stavo pensando alla luce che vince la tenebra. Nei cieli deve succedere qualcosa del genere. Dal lentissimo trauma dell’oscurità sovrastante alla rinascita del sole, della luce, dell’anima del mondo.