«Sono un popolo nemico, le donne, come il popolo tedesco».
(Cesare Pavese, Il mestiere di vivere. Diario, 1935-1950).
Povero Pavese… La donna “dalla voce roca” lo ha fatto impazzire, lo umiliava con questa storia dell’eiaculazione precoce. Ma porca miseria, adesso con una pasticca di Viagra la farebbe contenta, a quella stronza.
Possibile non ci sia, magari in Svizzera, una clinica per far guarire dall’eterosessualità, da questa ossessione per le donne che sembra non avere mai termine? Una bella, lussuosa, clinica immersa nel verde. Con i migliori psicologi e psichiatri. Entri eterosessuale ed esci gay. Magari con l’aggiunta di trattamenti “d’urto” affidati a personale altamente specializzato proveniente dall’Africa centrale (se vogliamo dare retta a certe dicerie e pregiudizi). Però un gay pacificato, tranquillo, che se ne sta tranquillo a casa a leggere i classici, perché sennò si ricomincia con gli uomini e allora no, è inutile.
Oggi il Diario va così, un po’ stupidamente. Avevo pensato di impegnarmi a scrivere un saggio intitolato: Lo squirting e la Fenomenologia dello spirito di Hegel. Ma lasciamo perdere. Non esageriamo con la stupidità.
A domani, amiche e amici del Re del bosco.