2 settembre 2024

da | 2 Set 2024 | Diario del re del bosco

 

Entrai dove non so,

E rimasi non sapendo

Ogni scienza trascendendo.

Non sapevo dove entravo,

Però, come là mi vidi,

Senza vedere dove stavo,

Grandi cose io compresi.

Non dirò cosa sentivo,

Perché restai non sapendo

Ogni scienza trascendendo.

Di pace e pietà

Era sapienza perfetta,

In solitudine profonda

Vidi la via diritta:

Cosa tanto segreta

Che restai balbettando

Ogni scienza trascendendo.

Ero così meravigliato,

Così assorto ed estraniato,

Che la mia mente rimase

Completamente vuota;

Però fui dotato

Di un capire senza capire

Ogni scienza trascendendo.

Chi là giunge veramente

Di tutto si sente privato,

Quanto prima conosceva

Infima cosa gli sembra,

E più comprende questa scienza,

Più resta non sapendo

Ogni scienza trascendendo.

A mano a mano che salivo,

Tanto meno io capivo:

Come se una nuvola oscura

Rischiarasse la notte.

Per questo chi l’ha veduta

Resta sempre non sapendo

Ogni scienza trascendendo.

Questo sapere senza comprendere

Ha un così alto potere

Che i sapienti discutendo

Non lo possono analizzare,

Perché non arriva la loro sapienza

Ad intendere non intendendo

Ogni scienza trascendendo.

È talmente alta

Questa immensa conoscenza,

Che né facoltà né scienza

La possono affrontare.

Ma soltanto chi perde se stesso

Col non sapere sapendo

Ogni scienza trascendendo.

E se proprio lo volete sapere,

Questa grande sapienza

Consiste in un forte sentire

La divina essenza.

Ed è per questa pietosa essenza

Che si resta non sapendo

Ogni scienza trascendendo.

 

 

(San Giovanni della Croce. Traduzione di r.v.)