Le pecore al pascolo… ma non in campagna: qui dietro, vicino a casa mia, nel parco dell’Aniene, lungo il fiume. Sì, perché a Roma succede pure questo. Che un gregge di pecore giunga da fuori città in una specie di corridoio di prati fra i palazzi costruiti a vanvera, senza nessun ragionevole criterio urbanistico: così il pascolo arriva fino a Montesacro, e la campagna si confonde con la città e la città con la campagna. Ieri ho visto un bel pastorello che nemmeno nelle Bucoliche di Virgilio. Chi era? Era italiano, straniero? Non ho avuto voglia di disturbarlo. A un certo punto ha tirato fuori la sua piccola pipa e se l’è accesa, tranquillo, e si è seduto sul prato. Le macchine passavano poco lontano, ma lui non se ne curava. Nemmeno le sue pecore ci facevano caso al traffico: erano scese sulla riva dell’Aniene, tranquille e forse felici a loro modo. Il più tranquillo e felice certamente era lui, il pastorello di Montesacro.