11 settembre 2024

da | 11 Set 2024 | Diario del re del bosco

 

Ti viene la depressione: vai su Facebook, migliaia di poeti. Tutti uguali, cioè di un valore inestinguibile. Potrebbero essere tutti grandi poeti, e chi può dirlo? Eppure conosco un poeta che è capace di farsi distinguere con molta facilità:

 

 

Senti un po’, gatto dell’antico

Egitto, l’Egitto antico è finito

da un pezzo e tu non sei un’icona e io

la tua nicchia: qui nessuno è più dio:

 

tutt’e due scalpicciamo sulla terra,

tu con quattro zampette nuova di zecca

e io con due, lunghe stecchite e stanche:

ma che cipiglio, che possa trionfante

 

con unghie e denti sulla mia mano

che fa da vittima o preda – un gabbiano

una rondine: bel colpo, per Bubasti!

per una in svezzamento a quattro pasti

 

 

(Gianfranco Palmery)