Estate, ma dentro il cuore. Dimentichiamo il freddo che non porta a nulla ed entriamo trionfalmente con fanfare e squilli di tromba nella nuova stagione che, almeno per quanto mi riguarda, comincia quando ci sei tu.
Vedi, per spiegarmi e farmi credere dovrei elencare e descrivere tutti i baci e le carezze e gli appuntamenti e le discussioni all’una di notte e poi un mucchio di altre cose, ma basterà domandare: quando sarà estate? domani mattina? a che ora esattamente? a piazza Fiume, alle undici di mattina, davanti alla Rinascente? estate quando arrivi tu?
Ma sì, è sempre l’estate, dico a me stesso, purché lei si distenda sul prato in un modo che ho già avuto la fortuna di vedere la settimana scorsa come gesto annunciatore e ora rivedo come decreto e conferma: strillano i fiori che sbocceranno, si preparano nell’erba le farla falle che non si vedono ancora, mentre tutte insieme le nuvole… e cose del genere. Basta che l’amata si distenda sull’erba per dare inizio all’estate: questo è in sostanza ciò che volevo dire.